Pronta la mano hi-tech che piega le dita e afferra oggetti con unefficienza pari al 90% di quella di una mano naturale. E la protesi robotica che non richiede bisturi e più economica di quelle attuali, nata in Italia nel Rehab Technologies Lab, il laboratorio congiunto nato nel dicembre 2013 dalla collaborazione tra lInail e lIstituto italiano di tecnologia (Iit). E stata presentata a Roma, nellincontro organizzato da Inail e Iit. Posso piegare le dita con la forza voluta e cominciare a dimenticare di dover usare sempre la mano
sinistra”, ha detto Marzo Zambelli, che nel 2015 aveva sperimentato la mano con tre dita, considerata la prova di fattibilità di una protesi ad alta tecnologia e a costi più accessibili, primo frutto della collaborazione fra Inail e IIt.
Con la sua nuova mano Zambellii ha stretto oggi quella del ministro Poletti. La mano si chiama Hannes in onore di Hannes Schmidl, il primo direttore tecnico del centro protesi dellInail e autore nel 1965 della prima mano controllata dagli impulsi nervosi trasmessi dai muscoli (mioelettrica). La mano presentata oggi è controllata nello stesso modo attraverso elettrodi, indossarla non richiede un intervento chirurgico e ha dei guanti color pelle in versione maschile e femminile.